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Divinizzazione

La Divinizzazione è la condizione del cristiano che vive la fede nell'incarnazione: il Verbo di Dio si è fatto uomo, affinchè l'uomo diventasse divino. " Dio si è fatto uomo affinchè l'uomo diventasse Dio!" questa frase porta l'essenziale del messaggio cristiano che lega insieme il mistero dell'incarnazione - Dio si è fatto uomo - con il mistero della redenzione espresso in termini di divinizzazione. E questa è la fede di tutta la Chiesa, il dogma principale che riguarda l'antropologia.

Il Dio-Uomo è Cristo. L'"uomo di Dio", l'uomo divino, è il santo. Nella vita di Antonio, Atanasio, il teologo dell'incarnazione, descrive il cammino che porta l'uomo dall'immagine alla somiglianza e che è fondamentalmente il movimento dell'incarnazione vissuto da parte dell'uomo.

Il termine divinizzazione può essere usato senza esclusione e senza controversia anche come giustificazione, santificazione, se professano la stessa fede: Cristo è la nostra salvezza, che consiste nel ritorno al Padre, reso per noi possibile tramite il dono dello Spirito Santo, presente in noi.

- User:Raggiodisole, August 28-29, 2011

Doxastichon

Il Doxastichon traduzione in greco: Δοξαστικόν è un'inno del Servizio Divino della Chiesa Ortodossa Orientale e della Chiesa Cattolica Orientale, che segue il rito bizantino.

- User:Raggiodisole, June 16, 2011

Protesi

La Protesi è una piccola mensa posta a sinistra dell’altare centrale dove il sacerdote compie il rito della Proscomidia (preparazione).

All’inizio della preparazione si trovano sulla Protesi gli oggetti necessari al Santo Sacrificio:

  1. il calice, piuttosto grande;
  2. il disco che corrisponde alla patena, ma è più grande e profondo, spesso dotato di un piedistallo. Simboleggia il presepio;
  3. l’asterisco (stella) formato da due semicerchi di metallo incrociati ed uniti nel mezzo da una vite, da cui pende o dove è incisa una stella. Simboleggia la stella dei Magi. Praticamente serve a coprire il disco affinché il velo non venga a contatto con il pane;
  4. i tre veli: per il disco, per il calice ed uno più grande, detto aere, che serve a coprire i santi doni (sia il disco che il calice) e simboleggia la pietra del sepolcro di Gesù;
  5. la lancia, con la quale si taglia il pane da porre sul disco. Simboleggia la lancia che trafisse il costato di Gesù;
  6. il cucchiaino, serve per la S. Comunione ai fedeli. Simboleggia le molle con cui il Serafino prese il carbone ardente e toccò le labbra di Isaia (Is. 6, 6). Il carbone ardente presso gli Orientali è una figura per designare la particola consacrata;
  7. la prosfora o pane per la messa. E’ pane comune fermentato, che porta una impronta quadrata con una croce e le sigle IC XC NI KA, cioè: Gesù Cristo vince! La parte delimitata da quest’impronta, tagliata durante il rito della preparazione e collocata sul disco, corrisponde all’Ostia della Messa latina. Altre quattro prosfora servono per estrarne delle particelle in memoria della Madonna, dei Santi, dei vivi e dei morti. Il pane avanzato viene tagliato in piccoli pezzi,deposto in un vassoio, e, dopo essere stato benedetto durante la Liturgia, viene distribuito al popolo sotto il nome di antidoro.
  8. Il vino (possibilmente rosso) e l’acqua si trovano nelle relative ampolle sulla Protesi;
  9. Lo Zéon (slavo: teplotà) è l’acqua calda che viene immessa nel calice prima della Comunione.

Sources

- User:Raggiodisole, May 13, 2011

Rivelazione

Rivelare significa rendere manifesto qualcosa o qualcuno. La Rivelazione è il concetto chiave per comprendere il cristianesimo, che può essere definito come la religione della Rivelazione. Dio che si rivela è Dio che autocomunica se stesso e si autorivela nella storia di Israele e nella persona di Gesù. Dio che si autocomunica vuol dire che decide di entrare in contatto con la creatura, per renderlo partecipe del suo progetto, e lo fa partecipando effettivamente se stesso. in una comunicazione che ci permette di scoprirlo in una visione di conoscenza ma soprattutto di amore. Rivelandosi Dio nei confronti dell'uomo si fa donatore, dono, ma al tempo stesso compimento. All'origine della Rivelazione vi è la Parola di Dio.

- User:Aloisio and User:Raggiodisole, August 29, 2011

Tradizione

La Tradizione - paradosis - non è un'altra fonte di rivelazione accanto alle Scritture: è il " modo unico di ricevere la rivelazione", lo Spirito che fissa le scritture e preserva il loro senso. LA Tradizione non è un complemento della Parola, bensì il Soffio che porta la Parola e la rende viva in tutte le età della chiesa.

Non si riduce ad una semplice interpretazione delle Scritture, spirito critico della chiesa. Essa anima e trasforma in "cristosfera" tutte le espressioni della rivelazione presenti nella vita "misterica" della chiesa, e in particolare i segni, simboli e riti che san Basilio chiamava "dogmi segreti".

- User:Raggiodisole, March 10, 2011